Gio. Ott 31st, 2024

L’incredibile esperienza del Fiano di Maura Sarno della Terra Irpina nel Sud Italia

diUmberto Gambino

18 Giugno 2018

Maura SarnoTheWineReporter torna in Campania, nel Sud Italia, per parlare di una donna viticoltrice davvero rampante. Si tratta di Maura Sarno, attualmente uno dei nomi più importanti tra i produttori irpini, nell’entroterra della Regione. Il suo motto è stato a lungo: “Una sola terra, un solo vigneto, un solo vino prodotto: il Fiano di Avellino DOCG”. Sicuramente questa donna entusiasta e positiva è la vera chiave del successo della sua azienda, chiamata Tenuta Sarno 1860.


Dopo gli studi universitari e la laurea in giurisprudenza, la strada di Maura sembrava già tracciata, ma nel 2000 avvenne una svolta decisiva: dopo la morte del padre Domenico, primo notaio di Avellino (capoluogo irpino). Maura ha lasciato lo studio notarile: lo stesso (di proprietà del padre), dove ha lavorato per 20 anni. Decise quindi di gestire le attività e le proprietà di famiglia, compreso il terreno di Candida, dove la nonna possedeva già alcune viti di Fiano, da cui produceva vino sfuso.
La Tenuta Sarno è stata fondata nel 2002. In un primo momento ha iniziato i lavori di restauro del terreno e due anni dopo ha piantato le prime nuove viti di Fiano. Attualmente la proprietà è di 3 ettari con 7 in affitto, ma Maura vuole aumentare la quota di vigneti di sua proprietà: questo accade perché ogni nuova annata di vino si esaurisce rapidamente in pochi mesi. Il cuore di tutto è Candida (che in italiano significa “bianco” ), un piccolo paese irpino di 1.100 abitanti. Lì, il terreno del vigneto il puro, calcareo, sempre adatto alla produzione di uve Fiano.

Maura Sarno Bottiglia e Foto
I genitori di Maura nella foto e Fiano di Avellino

Gli antenati dei Maura coltivavano la vite e producevano vino già dal 1860. Così, ha subito deciso di produrre un solo vino, ma di nicchia, valorizzando le caratteristiche del territorio di origine. “Dopo aver venduto le uve per i primi anni, come la maggior parte dei piccoli produttori della stessa zona, nel 2009, a poche settimane dalla vendemmia – racconta Maura – Non ho concluso l’accordo con la cantina acquirente: Mi sono ritrovato improvvisamente con circa 300 quintali di uva sulla pianta che non avrei lasciato lì in nessun modo. Grazie al mio orgoglio e alla mia determinazione, ho iniziato a cercare, in tempo reale, un enologo e una cantina dove vinificare le mie uve”.

La scelta dell’enologo ha aperto nuovi orizzonti a Maura. L’enologo, molto apprezzato non solo in Campania, è Vincenzo Mercurio. Nel 2013 la cantina è stata ricavata in un piccolo locale della tenuta. La produzione è sempre rimasta limitata: 30.000 bottiglie per ogni anno.

Ma oggi non è più un solo vino nella Tenuta Sarano. Recentemente, produce anche uno spumante, metodo Charmat, da uve Fiano in purezza: un Pas Dosè d’annata molto fresco, che esce solo nelle migliori annate. Solo 7000 bottiglie.

La mia nota di degustazione: Tenuta Sarno 1860 – Fiano di Avellino DOCG 2016. Il Fiano di Maura è una certezza del Fiano Irpino. Come sempre, dobbiamo aspettare un anno per poterlo assaggiare e sempre con grande soddisfazione. Giallo paglierino nel bicchiere. Gli aromi sono un bel mix elegante di pompelmo, banana, nocciole fresche e tostate, fiori bianchi, da cui si riflette la forte vena minerale del vino. In bocca scorre molto sapido, fresco, morbido, intenso, ma misurato. Ha un bel finale lungo di pompelmo. È un vino bianco molto equilibrato, coerente e armonioso. Una bomba gustosa e prorompente di Fiano di Avellino.

Alcuni dati tecnici: le viti sono allevate a Guyot in un terreno argilloso-calcareo nel territorio di Candida (Avellino) ad un’altitudine di 630 metri. Prima annata prodotta: 2009. Vinificazione: pressatura soffice delle uve a temperatura controllata con lieviti selezionati. Quindi affinamento per 6 mesi sulle fecce fini.
Abbinamenti: con aperitivi, piatti di mare, pesce, crostacei, formaggi freschi e carni bianche.
Se “il vino assomiglia al produttore”, in questo bicchiere di Fiano trovo davvero tutto lo splendore, la grinta e la vivacità della bella Maura.

Prezzo al pubblico: € 13 – $ 15. La mia valutazione: 93/100

www.tenutasarno1860.it

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diUmberto Gambino

Professional journalist and sommelier, from an early age I breathed the scents of the vineyard and tasted the wine in my grandfather's cellar, in Sicily. The multiple life and work experiences brought me first to Liguria, then to the capital. Roman by adoption, but always Sicilian at heart, I am always fascinated by the beauties of our Italy, between territories to explore and typical food and wine.