Cari amici lettori, benvenuti nel mio nuovo Blog.
E’ con vero piacere che vi racconto un vino eccellente che merita davvero di essere conosciuto. Io sono convinto che dalle vostre parti ne avete già sentito parlare perché è un vino famoso, ma, se non è così, questa è l’occasione giusta per raccontarvelo. Io l’ho bevuto è mi è piaciuto moltissimo.
Dovete sapere che in Toscana esiste un territorio davvero vocato per la coltivazione delle uve di grande qualità: non è Montalcino e non è la zona del Chianti Classico. Siamo a Bolgheri, in provincia di Livorno, terra che risente dell’influsso benefico del mare che si trova molto vicino.
Io ho assaggiato un vino rosso straordinario, un “super Tuscan” che si fa solo da uve Merlot. E’ il Messorio 2010. Esso è prodotto da una piccola e determinata donna, Cinzia Merli, titolare dell’azienda Le Macchiole di Bolgheri. I vigneti costeggiano la Strada Bolgherese, una vera e propria “strada del vino” che collega Bolgheri e Castagneto Carducci. E’ questa la terra in cui è nato il poeta, scrittore italiano Giosuè Carducci.
Messorio è un Merlot davvero ottimo da odorare e da gustare! Profuma di iodio, di macchia mediterranea e si percepisce nettamente l’influenza marina. E’ come un quadro di Botticelli con piccole pennellate di liquirizia, fiori di violetta e tabacco dolce. Si sorseggia con soddisfazione: è intenso, fine, molto equilibrato, freschissimo, con tannini setosi e un lungo finale balsamico. Messorio è un vino garbato, complesso, elegante, bevibile con gusto. Ma se vi trovate ad assaggiare altre annate di Messorio non lasciatevele scappare perchè saranno anch’esse di alto livello.
Altre belle annate di Messorio sono: 2008, 2013, 2011, 1994, 2004.
Io applaudo Cinzia Merli perché con la sua grande determinazione e forza (e con l’aiuto del fratello Massimo) ha saputo e voluto proseguire il lavoro del marito Eugenio Campolmi scomparso nel 2002.
Alcune informazioni tecniche
Sulle uve destinate ai tre vini di punta – Paleo Rosso, Scrio e Messorio (25% della produzione) – dopo l’accurata selezione dei grappoli in vigna (prima cernita), si effettua un’ulteriore doppia cernita: prima sul grappolo intero (su un apposito tavolo ad hoc), poi sul diraspato (su un tavolo adiacente, a cura di una squadra tutta al femminile). Questo consente di lavorare solo con l’acino perfettamente maturo. Dopo 20 giorni di fermentazione, in parte in acciaio e in parte in tini di legno, invecchia per 14 mesi in barrique da 225 litri (per il 75% nuove e per l’altro 25% di secondo passaggio). Affinamento per 17 mesi in bottiglia. Prodotte 10.000 bottiglie. Vino biologico.
Denominazioni: Per IGT si intende un vino prodotto con una determinata indicazione geografica territoriale
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La mia valutazione: 95/100
Prezzo: $ 140 (€ 130)