Forse non tutti sanno che da alcuni anni i viticoltori italiani possono creare ottimi spumanti metodo classico in regioni italiane diverse daquelle conosciute come “tradizionali”. Bene! Oggi voglio parlarvi di un eccellente spumante che proviene da uve raccolte alle pendici dell’Etna, in Sicilia. Naturalmente tutti conoscono l’Etna e sanno dove si trova: è il vulcano attivo più alto d’Europa con i suoi 3.350 metri di altitudine. Tutto intorno alla montagna – su diversi versanti – la vite viene coltivata da secoli, fino ad altitudini di 1.100-1.200 metri. Da quasi un decennio i vini dell’Etna sono diventati “cool” e quindi molto richiesti in tutto il mondo.
Lo spumante di cui voglio parlare è prodotto da Firriato, una delle più importanti aziende vinicole dell’isola, con sede a Paceco (provincia di Trapani) nella Sicilia occidentale, ma possiede sei diverse tenute in varie zone della Sicilia: una di queste proprietà si trova sull’isoletta di Favignana. Sull’Etna si trova l’azienda Cavanera, in contrada Verzella, nel comune di Castiglione di Sicilia, sul versante nord del vulcano, a circa 650 metri sul livello del mare.
Il proprietario di Firriato è Salvatore Di Gaetano. Dagli anni ’90, con la moglie Vinzia Novara è riuscito a proporre vini siciliani molto riconoscibili e famosi in Italia e all’estero. Vinzia Novara è stata definita “la più elegante signora del vino siciliano”, una donna che ha saputo coniugare energia e determinazione con il fascino della sua bellezza mediterranea. È una donna che, con garbo, eleganza e professionalità, ha scritto una delle pagine più belle della storia della rinascita del vino siciliano. Nella società di gestione, ai fondatori si sono aggiunti la giovane figlia Irene Di Gaetano e il marito Federico Lombardo di Monte Iato, che hanno rinnovato il concetto di produzione vinicola puntando decisamente sulla viticoltura biologica. Questo metodo viene utilizzato soprattutto per i vigneti e i vini dell’Etna.
Ora passiamo al vino. Mi sono subito innamorata, fin dal primo sorso, di questo eccellente spumante. Si tratta del Gaudensius Etna DOC Brut da uve Nerello Mascalese vinificate in bianco. È definito un connubio perfetto creato da vitigni che affondano le loro radici nel terreno vulcanico e nel clima montano che solo l’Etna può offrire.
La mia nota di degustazione. Questo spumante è un Blanc de Noirs caratterizzato da una permanenza sui lieviti in bottiglia per almeno 36 mesi. Bel giallo paglierino brillante, nel bicchiere diffonde agrumi siciliani a profusione, anice, macchia mediterranea, crosta di pane, miele, sfumature balsamiche e di liquirizia, e una nota minerale, quasi di pietra focaia e idrocarburi. Il perlage è elegante, setoso. Al sorso è morbido, strutturato, elegante, complesso, molto sapido e con un lungo finale ammandorlato.
Si può bere a qualsiasi pasto.
Alcuni dati tecnici: Le uve provengono da terreni sabbiosi, con un’elevata capacità di drenaggio. Periodo di raccolta: fine settembre, raccolta a mano. Vinificazione: Pressatura soffice di uve intere e fermentazione a temperatura controllata. Seconda fermentazione in bottiglia (metodo classico). Affinamento a contatto con i lieviti per oltre 36 mesi con frequenti “Coup de poignet” per favorire la complessità al naso e al palato. Dosaggio Brut; alcol 12,56% vol. Primo anno di produzione: 2009. Produzione: 18.000 bottiglie.
Prezzo al dettaglio: € 19 – $ 23. La mia valutazione: 92/100