Gio. Ott 31st, 2024

A tu per tu con il Piedirosso, altro vitigno rosso campano

diUmberto Gambino

8 Novembre 2016
Piedirosso

C’è una particolare varietà di uva a bacca rossa che, fino a qualche anno fa, era considerata come “minore” o perlomeno poco utilizzata fra i vitigni autoctoni della Campania. Si chiama “Piedirosso”.
Il vino derivato da quest’uva era utilizzato quasi esclusivamente come vino da taglio perché essendo non molto tannico riusciva a rendere un po’ più morbidi e meno aggressivi vini come l’Aglianico, invece più corposi e strutturati.

Il Piedirosso inoltre è un’uva poco produttiva – se coltivata in modo poco accorto – e richiede molta attenzione sia in vigna che in cantina. In compenso però il Piedirosso resiste bene alle malattie della vite come l’oidio. Un tipo di varietà antica e forte, tanto che nella zona dei Campi Flegrei e sul vulcano Vesuvio è possibile trovare delle piante molto vecchie di questo vitigno prefillossera, coltivate a piede franco. Questo è dovuto ai terreni di tipo sciolto e sabbioso.

La vendemmia avviene nella prima metà di ottobre.
piedirosso_okNegli ultimi anni, però, alcuni produttori si sono dedicati con molta più attenzione al Piedirosso, rendendo la sua coltivazione meno difficile del solito, facendolo diventare un vino moderno, fresco, snello, di buona bevibilità, dal colore rosso scarico, con aromi tipici di geranio, fiori rossi e frutta rossa, non molto alcolico. Il risultato è un vino fresco, dai tannini lievi, non aggressivi, buono per essere abbinato ai piatti di pesce azzurro.

Il Piedirosso è diventato perciò una buona alternativa ai tradizionali vini rossi della Campania a base Aglianico. E’ un rosso più leggero che si abbina bene a una cucina leggera. Qualcuno lo ha paragonato anche al Pinot Nero ma con le dovute differenze visto che finora i vini che si ricavano non hanno la stessa eleganza del vitigno di origine francese. Oltre alle zone tradizionali dei Campi Flegrei e del Vesuvio, il Piedirosso si coltiva con soddisfazione anche nel Sannio e in Irpinia. Spesso viene vinificato in purezza.

Il nome curioso è dovuto al raspo dell’acino che ha la forma della zampetta di piccione: e cioè Per ‘e Palummo in dialetto locale.

Adesso posso dire: “Piedirosso, il brutto anatroccolo può diventare cigno”

Ho assaggiato alcuni ottimi vini da Piedirosso in purezza delle aziende vinicole La Sibilla, Astroni, Agnanum, Contrada Salandra.

Ho appreso queste concrete e fondamentali notizie sul Piedirosso nel corso dell’evento Campania Stories dedicato ogni anno alle eccellenze dei vini campani.

(photocredits: www.montegrillo.it)

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diUmberto Gambino

Professional journalist and sommelier, from an early age I breathed the scents of the vineyard and tasted the wine in my grandfather's cellar, in Sicily. The multiple life and work experiences brought me first to Liguria, then to the capital. Roman by adoption, but always Sicilian at heart, I am always fascinated by the beauties of our Italy, between territories to explore and typical food and wine.