L’amore per il Brunello di Montalcino è irriducibile: per noi italiani è una certezza incrollabile, visto che è il nostro vino rosso più famoso e apprezzato (insieme al Barolo) in tutto il mondo. Questa tipologia di vino ha raggiunto oggi la piena maturità stilistica grazie alla sua indiscutibile qualità, che raggiunge i massimi livelli. Tra i tanti Brunello che ho assaggiato, ce n’è però uno che potrei definire il mio “Brunello del cuore” semplicemente perché è stato uno dei primi assaggi del mio corso di sommelier. È stato davvero “amore a prima sorsata”, credetemi!
Sto parlando della Riserva “Ugolaia” dell’azienda Lisini. Un Brunello straordinario! Ve ne parlerò a breve.
Prima, però, qualche parola su questo vigneto (un autentico gioiello per la qualità dei suoi terreni e il dinamismo imprenditoriale): la tenuta si estende per 154 ettari (di cui 24 dedicati alla coltivazione della vite) e si trova nella parte meridionale del comune di Montalcino. La qualità del terreno e i venti della vicina Maremma Toscana contribuiscono a creare un microclima particolarmente favorevole alla crescita delle uve di Sangiovese grosso . L’altitudine media dei vigneti è di 350 metri sul livello del mare.
Bisogna anche sapere che prima del Brunello, Lisini era già famoso per la qualità del suo Olio Extravergine di Oliva. Olivi e vigneti hanno beneficiato appieno delle condizioni climatiche favorevoli. È giusto anche conoscere la storia dei produttori.
Le origini delle famiglie nobili Lisini e Clementi a Montalcino risalgono al XVI secolo. Una delle figure di spicco dell’epoca fu il capitano Silvio Clementi, un vero e proprio capostipite. Nel 1846, le due famiglie Clementi e Lisini si unirono grazie al matrimonio di Francesca Clementi con Lodovico Lisini: alle proprietà Clementi di S.Angelo in Colle si aggiunsero quelle della famiglia Lisini, situate a Radda in Chianti.
Ma l’uomo che ha capito la grande promessa dei vigneti di Montalcino è Lodovico Lisini. Fu lui a capire l’enorme potenziale del territorio e a iniziare a piantare e coltivare numerosi vigneti, molti dei quali sono ancora in produzione (ad esempio a Le Capannelle).
Dopo la morte di Lodovico nel 1950, la gestione dell’azienda passò alla figlia Elina, che nel 1962 ne divenne l’amministratrice fino al 2009, anno della sua morte.
Elina ha sempre lavorato con passione e tenacia, accrescendo la fama e il successo dell’azienda Lisini nel difficile periodo tra gli anni ’60 e ’70. Nel 1967 Elina ha fondato, insieme ad altre 24 aziende, il Consorzio del Brunello di Montalcino, di cui è stata per qualche tempo presidente.
Attualmente, i nipoti Carlo, Lorenzo e Ludovica sono i successori ed eredi dell’opera di Elina, nel nome della tradizione ancestrale.
Il Brunello Ugolaia prende il nome dall’omonimo vigneto esposto a sud-ovest e dalla selezione delle migliori marze, innestate su piante selvatiche dai “veterani” dell’azienda. Ho assaggiato l’ Ugolaia Vintage Reserve 2011 nell’ultima anteprima “Benvenuto Brunello”.
Note di degustazione: È un Brunello che riesce a sintetizzare le note fresche con quelle più evolute della vinificazione. Si percepiscono lievi aromi di piccoli frutti di bosco, fiori di violetta e macchia mediterranea, terra bagnata e funghi. C’è anche un notevole tessuto balsamico che sostiene la parte aromatica. L’assaggio è intenso ma aggraziato: si notano i tannini perfetti, la sapidità, la finezza e una chiusura lunga e piacevole, su una scia di succosi frutti di bosco. Vengono prodotte solo 6.000 bottiglie e solo nelle migliori annate. Questo Brunello può essere gustato con soddisfazione anche tra 15-25 anni.
Alcuni dati tecnici: vinificazione in vasche d’acciaio con durata variabile da 20 a 26 giorni; fermentazione a temperatura controllata da 24° a 26° C; affinamento in botti di rovere di Slavonia da 20 a 52 ettolitri per un periodo di 48 mesi. Ulteriore affinamento in bottiglia per 6-8 mesi.
Prezzo al dettaglio: € 62 – $ 71, La mia valutazione: 95/100