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La Ghidina – 1909 Lugana Doc senza solfiti aggiunti annata 2015

diUmberto Gambino

31 Dicembre 2016
Ancilla Lugana 1909

Il vino della settimana che vi presento oggi ci porta “magicamente” in un territorio che merita di essere conosciuto più da vicino: voglio parlarvi della zona subito a Sud del Lago di Garda, il più grande lago italiano, meta di forti afflussi turistici. L’area vinicola che vale la pena di scoprire è però quella del Lugana Doc, che è comune a due regioni confinanti: Lombardia e Veneto. Lugana Doc infatti è una Doc bi-regionale.
Dell’area della Doc fanno parte quattro comuni della Lombardia (Desenzano, Sirmione, Pozzolengo e Lonato) e uno del Veneto (Peschiera del Garda). Il 60% delle bottiglie, sui circa 9 milioni di pezzi in totale, è prodotto dalla parte veronese della denominazione. Siamo giusto a Sud del Lago di Garda e molti vigneti hanno vista direttamente sul lago.

Lugana Doc
si produce dalla Turbiana , un vitigno simile ma non uguale al Trebbiano di Soave e per certi aspetti somigliante anche al Verdicchio marchigiano. Come precisano al Consorzio del Lugana Doc,la Turbiana è un’uva differente. I singoli acini della Turbiana sono più piccoli rispetto anche al Trebbiano Toscano, comune in molte regioni d’Italia.
L’uva Turbiana cresce su terreni a strati di argilla, di tipo calcareo, ricchi di sali minerali. L’area del Lugana Doc gode di un microclima che risente degli effetti benefici della brezza che soffia dal lago di Garda. Vinificata in purezza, l’uva Turbiana è in grado di esprimersi con versatilità sia nelle versioni classiche in bianco che in quelle spumantizzate.

turbiana-ok

Il vino della settimana è un Lugana Doc dell’azienda La Ghidina – Ancilla Lugana di Luisella Benedetti. La storia di questa cantina è esemplare del passaggio generazionale che sta avvenendo in molte aziende vinicole italiane. Il nome Ancilla è stato dato in onore della nonna di Luisella che, negli anni ’70, per prima, si è dedicata alla coltivazione della vite nei due vigneti La Ghidina (a Sirmione) e Cadellora (Villafranca di Verona). Poi è stata Maria Teresa, la madre di Luisella a proseguire il lavoro nei campi: l’uva raccolta era venduta ad altre cantine della zona. Nei primi anni del nuovo millennio c’è la svolta. Luisella, che lavorava nell’ambiente della finanza, decide di accettare la proposta della madre: molla tutto e si dedica anima e copro alla terra. Da allora le uve non vengono più vendute ad altre, ma vinificate in proprio e imbottigliate.

ancilla_lugana_1909_bNasce così il marchio Ancilla Lugana che produce vini Lugana Doc anche in versione spumante. Il vino della settimana è un Lugana Doc 2015: il suo nome è 1909 senza solfiti aggiunti. E’ questo un vino dal colore giallo paglierino, ricco di delicate note floreali, come il gelsomino, la camomilla, il sambuco, l’iris e poi frutti come arancia e mandarino e una lieve tinta di erbe di campo. Si respira una delicatezza femminile, lieve, morbida che si riflette nel sorso rotondo, molto morbido, molto equilibrato e ricco di sensazioni minerali. In definitiva: un gusto fresco, agrumato, sapido, di grande soddisfazione per il palato.

Alcune note tecniche: da uve Turbiana al 100%, vigneto piantato nel 2002, allevamento a Guyot, terreno limoso, argilloso, calcareo. Vinificazione senza solfiti aggiunti. Macerazione a freddo delle bucce, fermentazione lenta a bassa temperatura in acciaio. Affinamento in acciaio per 6 mesi con lieviti in sospensione. Ulteriore affinamento in bottiglia per 3 mesi prima della commercializzazione.
Il vino è biologico: viene lavorato senza l’aggiunta di solfiti. Luisella Benedetti è socia della FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.

Prezzo: € 18 – $ 19; La mia valutazione: 87/100
Azienda Agricola La Ghidina – Ancilla Lugana www.ancillalugana.it
Consorzio Lugana Doc: Denominazione di Origine Controllata www.consorziolugana.it

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diUmberto Gambino

Professional journalist and sommelier, from an early age I breathed the scents of the vineyard and tasted the wine in my grandfather's cellar, in Sicily. The multiple life and work experiences brought me first to Liguria, then to the capital. Roman by adoption, but always Sicilian at heart, I am always fascinated by the beauties of our Italy, between territories to explore and typical food and wine.