Degustare un Barolo è sempre una grande esperienza perché questo nettare rosso è uno dei più grandi vini d’Italia (e del mondo). Ma questo Barolo è qualcosa di eccezionale. Mi piace parlare di una Riserva, un vero e proprio Cru (vigneto singolo) proveniente dalla collina di Cannubi, uno dei luoghi migliori per la coltivazione del Nebbiolo, che, in questo luogo, mostra un’incredibile eleganza e profondità. In quest’area, il terreno è composto da gesso e argilla, con un’alta percentuale di calcare e sabbia. Ho assaggiato questo Barolo Riserva, durante un pranzo organizzato dal produttore, Damilano, presso il Ristorante Imago, dell’Hotel Hassler (chef Francesco Apreda). Ebbene, voglio assicurarvi che è stata un’esperienza toccante, sia per il cibo che per il vino.
I Damilano coltivano uve a Barolo dal 1890, con il bisnonno Giuseppe Borgogno. L’azienda prende il nome dalla generazione successiva, grazie a Giacomo Damilano, genero del fondatore. Giacomo si occupa del vigneto e segue la vinificazione, migliorando il processo. Dal 1997 sono subentrati i nipoti, Guido, Mario e Paolo Damilano. L’ex cantina si trova a La Morra, Cuneo (Piemonte).
La cantina Damilano produce due cru dalla collina di Cannubi: Barolo Cannubi e Barolo Riserva 1752. Il primo vino è il classico, ma è un vino classico speciale e corposo. Il secondo vino è una selezione delle migliori uve della cantina storica. vigneto Cannubi Damilanonel picco più alto della collina: si tratta di un piccolo appezzamento di terreno di due ettari, più o meno, di Vitigni di Nebbiolo di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Il il primo raccolto è stato nel 2008 e fin dall’inizio le uve qui prodotte sono state destinate alla Riserva.
Le mie note di degustazione: Barolo Cannubi Riserva “1752” annata 2011. È il quarto anno di produzione di un grappolo di sole 6.000 bottiglie all’anno (di cui 100 magnum) invecchiate 7 anni prima della commercializzazione. Nebbiolo 100%. Il colore è un incantevole rosso rubino con riflessi granati. Al naso è complesso con un bouquet di viola, spezie, mora e confettura di prugne. Ben invecchiato, presenta note di cioccolato fondente, cuoio, liquirizia, cacao e tabacco dolce, con ritorni balsamici. Anche al palato è complesso: elegante e avvolgente, intenso ma non travolgente. Semplicemente un corridore da Grand Raid, è agile ma nobile e non si affatica mai. Un Barolo Riserva ben fatto che mostrerà un carattere profondo anche nei prossimi anni. Chapeau!
Alcune informazioni tecniche: Invecchiamento: 6 mesi in botti di rovere da 50 hl e altri 24 mesi in bottiglia.
Abbinamento: selvaggina, formaggi stagionati, piatti speziati e saporiti, gulasch.
Prezzo al dettaglio: € 150 – $ 173 – La mia valutazione: 97/100